Operazione Mato Grosso
E' stato sorprendente scoprire che il lavoro manuale, faticoso e stancante può essere un divertimento, una passione, perfino uno stile di vita. L'Operazione Mato grosso fa proprio questo: predica l'arte del lavoro. Il lavoro duro in cui duole la schiena e ti sporchi le mani e i vestiti. L’Operazione nasce in Val Formazza all’inizio degli anni settanta da un’idea di Don Ugo de Censi: Un gruppo di giovani decide di andare in Brasile, nello stato del Mato Grosso, per costruire una scuola. Tornati in Italia, incominciano a formare dei gruppi per continuare ad organizzare nuove spedizioni.
Oggi l'Operazione è un movimento umanitario che cerca di migliorare le condizioni di vita di alcuni popoli sudamericani. E' attiva principalmente in due zone: Sudamerica e Italia. In Sudamerica conta più di novanta missioni, suddivise tra Bolivia, Ecuador, Perù e Brasile. Le missioni offrono assistenza su varia scala, concentrandosi soprattutto sulla popolazione povera tramite opere edilizie, di interesse sociale e sanitario, creazione di scuole e istituti di avviamento al lavoro.
In Italia più di mille volontari investono il loro tempo a raccogliere i fondi necessari al finanziamento delle missioni. Hanno la capacità di farlo in modo attivo, organizzando raccolte alimentari, gestione di giardini, produzione di legna e imbiancature casa per casa. Non importa se piove, c'è un sole cocente o sono le dieci di sera. Bisogna darsi da fare. Essere un volontario dell'Operazione non significa soltanto sporcarsi le mani per i poveri. Vuol dire far parte di un gruppo capace di condividere, andare controcorrente per dare un senso alla propria vita. Sorridere, anche se hai le mani sporche, la schiena dolente e sei stanco morto.